STILI PRATICATI
Wing Chun
Il Wing Chun è uno degli stili del sud di Kung Fu derivato dal Siu Lam (Shaolin). Le Arti Marziali cinesi hanno una lunga storia che molto spesso è stata travisata nel tempo per diversi motivi (la mancanza di documentazione storica attendibile o gli abbellimenti della narrativa cavalleresca e marziale, attribuzione della propria fondazione a personaggi della letteratura da parte di alcune scuole di Arti Marziali per propaganda). I praticanti di Wing Chun conoscono alcune leggende che hanno dato origine allo stile. Ad Hong Kong la leggenda ufficiale è la seguente: durante la dinastia Qing, la corte imperiale fece bruciare il Tempio di Shaolin (nella contea Futian, provincia di Fujian) e perseguitò i suoi monaci e i suoi discepoli laici, nel tentativo di distruggerli completamente. Uno dei discepoli, Yan Si (Yim Sei), riuscì a scappare con sua figlia Yong Chun (Wing Chun) ed a sopravvivere come venditore di tofu. Ma un tiranno locale cercò di obbligare Wing Chun a sposarlo. A quel punto Wing Chun gli chiese di concederle tre mesi di tempo prima di sposarlo. Accadde che in quei giorni passasse di lì il grande maestro Wu Mei (Ng Mui) che, sentito il dramma di Wing Chun, volle trasmettere alla giovane le proprie conoscenze dell'arte del combattimento. Tre mesi più tardi, Wing Chun sconfisse il tiranno e chiamò con il proprio nome questo stile di Gong Fu. Un'altra leggenda narra che Wing Chun, appresa l'arte del combattimento da Ng Mui, fu spettatrice di un combattimento tra un serpente (alcuni dicono una volpe) ed una gru in montagna, combattimento che le avrebbe ispirato questo stile. No, non era tra un serpente ed una gru, dice qualcuno, ma tra una volpe ed una gru. Egli sottolineò che questa leggenda era stata creata da un discepolo del Grandmaster Yip Man, che faceva il giornalista. Lo scopo era conferire autorevolezza al Wing Chun, poiché all'inizio - quando veniva insegnato ad Hong Kong - non era molto conosciuto (Ng Mui è un personaggio di fantasia tratto da un romanzo). Nel Regno Unito la leggenda più diffusa riguardo al Wing Chun è questa: un tempo un discepolo molto forte del Tempio Siu Lam divenne un traditore, ma nessuno nel Tempio poteva batterlo, così parecchi monaci anziani lavorarono insieme per creare uno stile per vincerlo. Cosa accadde a costui alla fine non è dato sapere. Secondo un'altra leggenda, il gruppetto di monaci che fuggì dal Tempio Siu Lam quando fu bruciato capì che il tempo non giocava a loro favore, se avevano intenzione di trasmettere ai posteri tutte le tecniche e le abilità del proprio del repertorio. Così codificaro un sistema più breve dal quale si originò appunto il Wing Chun Kyuhn.
Il Wing Chun pone molta attenzione al Chi Sao, esercizio da eseguire in coppia, in cui viene affinata, tramite il contatto tra le braccia del partner, la percezione neurotattile dell’azione dell’avversario. Attacchi e difese, azioni e reazioni, sono studiati analizzando la pressione esercitata dall’avversario sulle zone di contatto. Le reazioni durante il combattimento divengono rapide ed elastiche, in misura maggiore di quanto lo sarebbero in relazione ad uno stimolo di tipo puramente visivo.
Ogni tecnica è simultaneamente attacco, difesa e controllo ed è la conseguenza della tecnica dell'avversario. Le tecniche non sono numerose. L’idea alla base dello stile è di sviluppare reazioni il più possibile universali ai diversi tipi di attacchi. Da ciò il detto secondo cui nel Wing Chun ogni tecnica non è altro che la deformazione di un pugno ed è unicamente uno strumento, valido nella misura in cui lo sono i principi che in essa vengono fatti vivere.
RIFERIMENTI TECNICI
DAI SIFU MICHAEL FRIES
Il Maestro Michael Fries, nato in Germania nel 1952, inizia a 14 anni quella che poi sarà la sua grande passione, le arti marziali. Per 10 anni continua a praticare le discipline classiche quali judo, taekwondo e karate, ma è alla ricerca di una disciplina a lui più consona al miglioramento sia fisico che mentale.
Nel 1976 viene in contatto con il Wing Tsun Kung Fu e diventa dopo pochi mesi allievo privato del fondatore dell’ EWTO (Wing Tsun Organizzazione Europa), il Gran Maestro Kernspecht. Contemporaneamente, per circa 10 anni, è assistente del responsabile mondiale GM Leung Ting durante i suoi soggiorni tecnici in Germania. Nel 1979 lascia il suo lavoro come ingegnere meccanico per dedicarsi esclusivamente al Wing Tsun come primo professionista in Germania. Finalmente aveva trovato la disciplina da sempre cercata, completamente valida sia sul piano fisico che mentale. Il grande entusiasmo dell’ inizio si è fuso molto velocemente con il duro lavoro connesso alla mentalità orientale: praticare determinati movimenti per tante ore, senza conoscerne il significato e la ragione, è per un occidentale, estremamente faticoso.
Ma proseguendo nel suo cammino, Fries penetra sempre più a fondo nella differenza filosofica tra occidente e oriente. Dopo i primi 10 anni comincia a comprendere a fondo concetti come, guardare senza vedere, concentrazione senza concentrasi o sentirsi debole per essere forte che potrebbero anche risultare paradossali. Ma praticando anche per 6 -7 ore al giorno, Fries ha iniziato a sviluppare programmi che permettono ad un occidentale di entrare nell’orizzonte culturale orientale con una certa facilità: Taoismo in movimento diventa il suo modo di vivere.
In tutti questi anni, molto tempo viene dedicato allo studio della comunicazione tattile, alla base delle reazioni del Wing Tsun, lavorando anche con molti gruppi di non vedenti. Studiando la reazione umana in condizioni di stress e paura, Fries ha integrato nel suo insegnamento sempre più elementi per un miglioramento delle condizioni psicofisiche in condizione di tensione. Sfruttando inoltre la parte salutare del Wing Tsun, insieme ad amici medici, ha lavorato con gruppi di persone con vari problemi di ordine psicologico.
Nel 1986 arriva in Italia come Direttore Tecnico nazionale, incarico che lascerà nel 1990 per seguire esclusivamente la formazione di nuovi insegnanti professionisti. Nel 1991 è chiamato a presentare il Wing Tsun come docente presso l' ISEF di Roma. Nel 1999 nasce l’associazione MODUS IN REBUS e il sistema personale del maestro Fries l' MFT SYSTEM.
Ha tenuto conferenze sul metodo da lui sviluppato alla Clinica Universitaria Gemelli di Roma. In Germania Michael Fries collabora con il Dott. Elma Weiler, uno scienziato nel campo neurologico. Nel 2011 pubblica in Italia il suo libro “Oltre il Combattimento”. Oltre alla sua attività come insegnante di arti marziali MFT, lavora come Mental Coach per aziende prestigiose in Italia. Il metodo MFT riscuote molti consensi ed è in fase di diffusione anche in Germania, Austria e la Svizzera.